11 Sep
11Sep

Cari ragazzi e care ragazze, 

Ci siamo! Alcuni di voi oggi hanno ripreso le lezioni, altri lo faranno lunedì. All’inizio di questo nuovo anno scolastico desidero rivolgervi un pensiero augurale che nasce dal desiderio di vedervi crescere non solo come studenti, ma come persone, uomini e donne protagonisti di questo tempo che è vostro. 

Viviamo in una società in cui tutto sembra a portata di mano: un’informazione, una risposta, una spiegazione, tutto arriva in pochi secondi sullo schermo di un telefono, di un tablet, di un pc. I nuovi mezzi di comunicazione hanno facilitato di molto la nostra vita e, se questo da un lato è un bene, dall’altro lato nasconde un grande limite: questo “sapere immediato” spesso è superficiale, non sufficiente: non entra in profondità, non forma davvero, non costruisce radici solide. 

Ecco perché lo studio, con il suo ritmo fatto di impegno, fatica e costanza, resta insostituibile. Solo chi sceglie di mettersi seriamente alla prova con i libri, con i docenti e con sé stesso, può acquisire una conoscenza che non si limita a riempire la memoria, ma plasma la mente e il carattere, esercita quel pensare che, come diceva un antico filosofo, è rivelativo dell’essere dell’uomo: “Cogito ergo sum” (René Descartes)

A tal proposito mi preme sottolineare: l’importanza di esercitare il pensiero critico che diventa un invito a farne, non solo un metodo di studio, ma uno stile di vita. Oggi l’intelligenza artificiale è in grado di offrirci soluzioni, testi, calcoli e persino idee. Tante volte siete invitati dai vostri docenti a farne uso, ma proprio per questo il vostro compito diventa ancora più essenziale: imparare a discernere, a valutare, a comprendere. Nessuna tecnologia, per quanto avanzata, potrà mai sostituire la capacità di pensare con la propria testa, di interrogarsi sul senso delle cose, di formulare giudizi liberi e responsabili. 

Il ricorso ad essa oggi diventa sempre più frequente perfino nelle relazioni, ci vengono suggeriti messaggi da inviare nelle diverse circostanze, post per comunicare eventi della nostra vita personale e di lì a poco ci ritroveremo a vivere una comunicazione precompilata, ma senza cuore, senza emozioni, senza quella condivisione di sé stessi che è naturale nei rapporti umani. 

Vi invito, allora, ad affrontare quest’anno con coraggio e curiosità, senza lasciarvi scoraggiare dalle difficoltà, ma anzi traendo da esse la spinta per crescere. Lo studio è un viaggio che chiede pazienza, ma che regala occasioni preziose per costruire il futuro. 

Rivolgo un augurio anche a voi cari dirigenti e docenti: vivete il vostro servizio nel mondo della scuola come compagni di strada di coloro che vi sono affidati. Quando penso al ruolo dell’insegnante mi viene sempre in mente l’immagine della mia maestra, se avessimo avuto difficoltà ad apprendere un concetto o a fare un esercizio ci avrebbe fatto sedere alla cattedra, vicino a lei, fianco a fianco finché non avessimo capito. La prossimità è la testimonianza più grande che potrete offrire e che vi aiuterà a veicolare qualsiasi messaggio. 

A voi genitori non posso che ricordare il vostro ruolo di principali educatori dei vostri figli, la vostra presenza e il vostro supporto è fondamentale per tutte le agenzie educative del nostro territorio, ma ricordate che ogni ruolo va rispettato e che la collaborazione si fonda sulla fiducia reciproca. Fidatevi della scuola di coloro che con impegno e dedizione ci lavorano ogni giorno dai collaboratori ai dirigenti. Non cedete alla logica della delegittimazione, ma nel dialogo, nel confronto, nel discernimento cercate sempre il bene (non il meglio) per i vostri figli. 

La nostra Comunità, tra le poche del territorio, fortunatamente, ogni anno ospita ragazzi provenienti da altri paesi per lo studio, e questa è una ricchezza che dobbiamo coltivare, custodire e di cui dobbiamo essere fieri anche per i risultati che le nostre scuole hanno raggiunto e per la qualità della formazione che offrono. Grazie a coloro che si impegnano perché tutto ciò si realizzi. 

Buon anno scolastico a tutti, il Signore benedica sempre il bene che fate e la generosità di cuore con cui servite! 

Il Parroco
Don Giuseppe Amato.

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